A Plague Tale: Requiem revisione. Usare tutta la potenza delle GPU di nuova generazione per visualizzare un branco di 300 topi che si fanno strada attraverso la Francia medievale è già di per sé un bel trucco. Il fatto che Asobo Studio lo utilizzi solo come base per un racconto avvincente e accattivante dell'ingegnosità umana di fronte a un disastro insondabile è un'impresa impressionante: e come se non bastasse, l'hanno fatto due volte. A Plague Tale: Requiem, un sequel audace e brillante di Innocence del 2019.

Il primo gioco meritava paragoni con God of War e The Last of Us al momento della loro uscita, ed è facile capire perché: tutti questi giochi sono essenzialmente missioni guidate di 20 ore che si svolgono come un emozionante viaggio su una dozzina di capitoli. Ma senza un tubo di denaro Sony a portata di mano per versare denaro sulla tua TV come un orinatoio in un parcheggio, sembrava che Plague Tale non potesse competere. Le è stato persino dato l'appropriato soprannome di "The Past of Us", come molti hanno scherzato durante la fase di anteprima.

Poco dopo gli eventi del primo gioco, Amicia e Hugo sopravvivono a malapena al loro trauma unico.

Ma la storia di Amicia e Hugo, fratelli separati che si aggrappano l'uno all'altro mentre il mondo intorno a loro si sgretola in un buco infernale, trascende questi paragoni minuscoli. Con una formazione di base di personaggi memorabili, luoghi magnificamente eseguiti e una serie apparentemente infinita di trucchi nel familiare gioco "il pavimento è lava" fin dall'infanzia, è diventato subito chiaro a tutti che Plague Tale non era uno sciocco, ma un serio pezzo di lavoro che potrebbe benissimo reggere alla pari con i giganti della tripla A.

In Requiem, il potere di queste idee ottiene il trattamento distaccato e ad alto budget che merita. È un sequel degno che, sebbene non perfetto (a volte i suoi vari sistemi si scontrano più che interagire), dimostra che la saga di Plague Tale è più che degna di confronto con questi titoli di punta di Sony, ed è altrettanto buona della saga di Assassin's Creed quando si tratta di un campo ristretto di avventure storiche con sciocchi colpi di scena fantasy in cui hai picchiato il Papa.

Mentre il gioco originale era più intimo (almeno intimo quanto possono esserlo le apocalissi dei topi dell'età oscura), il sequel funziona alla grande come compagno: non meno spaventoso, ma con uno spostamento dell'equilibrio di potere che mette i protagonisti su binari militari, ribaltando leggermente la situazione contro i nemici dominanti della storia originale.

È essenzialmente un Freaky Tale che ottiene il suo sequel da James Cameron. Che piacere assoluto.


A Plague Tale: Requiem in uscita domani Game Pass per PC и Xbox Series X | S, SteamE PS5.

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